Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato

Stefano Dal Bianco (Padova, 3 marzo 1961) è un poeta, critico letterario e metricista italiano.
Ha vinto ad inizio ottobre il Premio Strega Poesia 2024.

Dalla gabbia
Vi sono giorni di debolezza estrema
poiché – dice qualcuno – la pressione
atmosferica di fuori,
che ha potere sui corpi, essendo bassa,
si consustanzia a noi fin dentro il sangue
con la sua tenera virtù di morte.
Ma altri vi potranno assicurare
(e oggi io sono tra quelli)
che tutto questo spossamento, in certi giorni,
non procede dall’aria né dal corpo
ma è soltanto dolore
di anime costrette,
solitudine di molti,
vuoto vissuto male,
mancanza o assenza di uno scopo.
Stiamo male non per il meteo, ma per l’angoscia interiore.

Commento
Chi di noi non ha mai sentito nella bocca dello stomaco l’amaro retrogusto di dolore da costrizione, o da solitudine? Da buco nero al centro dell’Essere, che ingoia anche la forza di gravità capace di ancorarci alla terra, e di farla fiorire sull’albero del senso e dello scopo del nostro vivere?
Questo elisir amaro… pare diventare il segreto, insospettabile ingrediente di tanti, troppi… cocktails esistenziali, allettanti e seducenti per i loro vivaci colori e stimolanti sapori. In una fiera delle apparenze… che può avere conseguenze deleterie, se smettiamo di cercare con ostinato Amore, o disperato bisogno… la pura, limpida, inapparente ma sempre appagante Sorgente della Vita Vera, della sola Verità che mai delude o tradisce!