“Pensa che io possa, così forse io potrò”: cambiamo sguardo verso le persone con disabilità intellettiva!
In occasione della Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down CoorDown invita tutti a un cambio di approccio verso le persone con disabilità intellettive. Appuntamenti nelle piazze
Se abbiamo pregiudizi e basse aspettative nei confronti delle persone con sindrome di Down, ci comporteremo in modo tale che i nostri preconcetti diventeranno realtà. Perché non proviamo a cambiare prospettiva? Fiducia e alte aspettative nei confronti delle persone con disabilità intellettiva, ci spingeranno ad offrire più opportunità a scuola, al lavoro, nello sport e nelle relazioni sociali. E magari saranno queste ultime aspettative a diventare realtà. È il momento per un cambiamento profondo che chiama all’azione ogni persona che voglia contribuire a realizzare una vera inclusione.
Per questo, CoorDown – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down lancia in occasione del 13 ottobre, Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Pensa che io possa, così forse io potrò”. Come racconta il film “Assume That I Can”, dove la protagonista, dopo aver sperimentato amaramente quanto le sue possibilità sono sottostimate, invita il suo insegnante di letteratura, quello di boxe, la barman di un locale alla moda, fino ai propri genitori a pensare in modo nuovo e usare in senso positivo quella che si chiama profezia autoavverante: se credi in me e nelle mie potenzialità potrai avere un impatto positivo e allora, forse, potrò raggiungere obiettivi, anche inaspettati.
La sfida in ogni ambito della vita sociale è cambiare la lente con cui si guarda alla disabilità intellettiva: una persona se messa alla prova, con le strategie corrette e i giusti supporti può studiare una materia scolastica anche complessa. Se un giovane con sindrome di Down riceverà sostegno e fiducia nel raggiungimento delle autonomie dai propri genitori, allora potrà sperimentarsi e riuscire a vivere con sempre maggiore indipendenza. Se una persona con disabilità intellettiva riceve stima e sul posto di lavoro i colleghi crederanno in lei, anche le mansioni più difficili potranno essere insegnate e apprese.
La campagna e il suo appello sarà al centro dell’appuntamento annuale promosso da CoorDown, che vedrà nel weekend del 13 ottobre in oltre 200 piazze d’Italia i volontari delle associazioni aderenti al coordinamento nazionale distribuire il messaggio di cioccolato (realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale) che sostiene progetti volti all’autonomia e alla vita indipendente delle persone con sindrome di Down, in tutto il territorio nazionale.
Grazie alle centinaia di volontari, persone con sindrome di Down di ogni età insieme a genitori, fratelli e sorelle e amici, saranno in prima linea negli eventi di piazza per incontrare i sostenitori, dare informazioni, raccontare come verranno utilizzati i fondi raccolti. Scopri dove trovare il messaggio di cioccolata
Martina Fuga, Presidente di CoorDown spiega: «In questa Giornata Nazionale vogliamo portare agli italiani attraverso la voce e le testimonianze di giovanissimi e adulti, ragazze e ragazzi con sindrome di Down uno sguardo nuovo sulla disabilità intellettiva. Una call to action davvero per tutti e tutte, perché ognuno può fare la sua parte. Non chiediamo più solamente di supportarci, ma di fare un passo in più e riconoscere i propri pregiudizi e i luoghi comuni radicati dentro di noi, spesso inconsapevoli, e cambiare la prospettiva. Dare fiducia, alzare le aspettative e offrire opportunità concrete di cambiamento alle persone con sindrome di Down in ogni ambito della vita significa aprire nuove strade, creare possibilità e ribaltare gli stereotipi. Significa rispondere alle loro esigenze e desideri e sostenerli affinché si realizzino pienamente nelle loro vite».
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