Terra Santa: gli appelli del patriarca Pizzaballa e del custode Patton
Una settimana, questa che si apre, in cui può succedere di tutto. E il suo contrario. Da un lato, dopo l’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh, aumenta la tensione per un minacciato attacco iraniano.
Ma dall’altro il 15 agosto riprendono le trattative per la tregua a Gaza e per la liberazione degli ostaggi, che secondo le intenzioni dei mediatori (Usa, Egitto e Qatar) dovrebbero essere conclusive e decisive. Ma il 15 agosto, ancorché estraneo alle parti in causa, è anche giorno di festa e preghiera per la comunità cristiana di Terra Santa.
Per questo il Patriarca di Gerusalemme dei latini, cardinale Pierbattista Pizzaballa, ha diffuso questa mattina una lettera al popolo cristiano, che accompagna una specifica preghiera per la pace.
«Non solo la sofferenza causata da questo conflitto e lo sgomento per quanto sta avvenendo sono ancora integri, ma sembrano anzi essere continuamente alimentati da odio, rancore e disprezzo che non fanno che aumentare la violenza e allontanare la possibilità di individuare soluzioni», esordisce il cardinale, ad un conflitto che è «il più alto e doloroso di sempre». Per poi rilevare la coincidenza di date. «Questi giorni, comunque, sembrerebbero essere importanti per riuscire a dare una svolta al conflitto e fra questi in particolare il 15 agosto, che per noi è il giorno della solennità dell’Assunzione di Maria Vergine in cielo». Da qui l’invito che Pizzaballa rivolge al popolo cristiano di una preghiera alla Vergine perché interceda al raggiungimento di una pace nella terra martoriata di Gesù. «Desidero che parrocchie, comunità religiose contemplative ed apostoliche, e anche i pochi pellegrini presenti tra noi, si uniscano nel comune desiderio di pace che affidiamo alla Vergine santissima». E conclude, allegando la proposta di una preghiera specifica scritta per l’occasione: «Di fronte alle tante parole di odio, che vengono pronunciate troppo spesso, noi vogliamo portare la nostra preghiera, fatta di parole di riconciliazione e di pace». Alle parole del cardinale, si è unito altresì il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, che ha indirizzato un analogo invito alla preghiera il 15 agosto in una lettera a tutti i frati della Custodia. I frati saranno impegnati in tal senso in una veglia di preghiera il 14 agosto sera dopo i primi Vespri che si svolgeranno al Getsemani, e poi il 15 con la messa e i secondi Vespri, nella cosiddetta “Grotta degli Apostoli”, limitrofa alla Tomba di Maria, santuario curato dai cattolici ortodossi.
Nella sua lettera, Patton fa proprio l’invito del Patriarca ed evoca le parole del Magnificat: «I superbi siano dispersi nei pensieri del loro cuore; i potenti siano rovesciati dai troni, e finalmente innalzati gli umili; siano ricolmati di beni gli affamati, i pacifici siano riconosciuti come figli di Dio e i miti possano ricevere in dono la terra».
[Fonte: L’Osservatore Romano]
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