Il 16 luglio 1984 – Il beato Luigi Novarese scrive la sua ultima circolare agli iscritti alla  Lega Sacerdotale Mariana richiamando i cardini veri dell’Associazione che sono:

 1. Le parole dell’Immacolata, pronunciate a Lourdes ed a Fatima. Esse sono un autentico richiamo al rinnovamento personale ed alla propria partecipazione al piano redentivo per la salvezza delle anime. È sufficiente leggerle e pensarle con l’animo di volerle attuare e diffondere sotto il Suo sguardo per comprenderne la profondità. È chiaro che fra i figli più cari al Suo Cuore Immacolato ci sono i Sacerdoti, veri “Alter Christus”, che non soltanto riproducono la presenza del Suo Divin Figlio nel tempo, ma agiscono nella Sua Persona, per cui devono formarsi secondo il Cuore di Cristo, come Lui devono formarsi secondo il Cuore di Maria SS. ma: “Et erat subditus illis”.

2. Le chiare e ripetute approvazioni dei Papi a Lourdes ed a Fatima, da Pio IX a Giovanni Paolo II, che si è fatto pellegrino a Fatima ed a Lourdes, sono garanzia sicura per la LSM, che vuole camminare nello spirito della Chiesa in unione con il Santo Padre, protesa a vivere nel tempo le parole programmatiche dell’Immacolata: “Fate quello che vi dirà”.

3. L’affidamento degli uomini e dei popoli all’Immacolata, esplicitamente voluta da Giovanni Paolo II e che è una ripetizione dell’affidamento dell’umanità già da lui fatta a Fatima. Questo contiene un programma di attività pastorale che, non soltanto mira a portare l’umanità a Cristo per mezzo di Maria SS. ma, ma vuole che ogni singola anima, come chiaramente dice l’Esortazione Apostolica “Signum Magnum” (13/05/1967) nei nn. 26-27, sia portata dai responsabili della pastorale, Vescovi e Sacerdoti, a vivere personalmente in unione a Maria SS. ma, imitando le sue virtù, nella frequenza ai Sacramenti, nella stabilità di una consacrazione alla comune Madre Spirituale, disponibile ad un reciproco servizio, quale esigenza intrinseca al Corpo Mistico.

4. L’attuazione pratica delle richieste di preghiera e di penitenza rivolte dall’Immacolata all’umanità. La penitenza intesa secondo l’interpretazione dataci da Giovanni XXIII il 19/03/1959 come santificazione del lavoro e del dolore. L’ammalato, infatti, nel piano positivo della Redenzione, è soggetto costantemente operante per continuare a completare la passione di Cristo e, pur rimanendo oggetto di carità, come il Cristo quando saliva il Calvario, egli è a sua volta soggetto di estensione di misericordia, di sostegno e di conforto anche verso il medesimo Redentore (cf. Dives in Misericordia, n. 8). […] Gli aderenti alla Lega Sacerdotale Mariana sono i sostenitori di questa attività e da Sacerdoti sani ed anche ammalati possono sempre sostenere ed animare, proprio in forza del loro sacerdozio, i Volontari della Sofferenza nello svolgimento del loro lavoro.

[Fonte: Luigi Novarese, Circolare del 16 luglio 1983 alla Lega Sacerdotale Mariana, ASSODC Fondo Novarese, Roma]