Inquietanti i dati dell’Unicef sulle violazioni subite dai bambini nei conflitti armati
Infanzia strappata, futuro derubato. Milioni di bambini nel mondo non solo patiscono per le guerre nelle quali sono quotidianamente coinvolti, ma a causa di queste sono costretti a sopportare anche ulteriori — indicibili — gravi violazioni. Segni che avranno sulla pelle per il resto della vita. Impietosi i dati Unicef: nel 2023 più di 32.000 gravi violazioni a loro danno, numero più alto mai registrato durante il mandato della Caac (Children affected by armed conflict), in aumento del 22% rispetto al 2022.
Sono 4.312 i casi di bambini palestinesi uccisi o mutilati e 70 quelli di bambini israeliani. In Sudan 4,6 i milioni di bambini sfollati, con un aumento del 500% di gravi violazioni nei loro confronti. Nella Repubblica Democratica del Congo quasi 300 episodi di violenza sessuale, tra cui stupri, abusi di gruppo, matrimoni forzati e schiavitù sessuale, soprattutto contro le ragazze.
Numeri raccapriccianti: salvaguardare la dignità dei piccoli vuol dire garantire un avvenire all’umanità.
[Fonte: L’Osservatore Romano]
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