Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato
Fernando António Nogueira Pessoa (13 giugno 1888, Lisbona, Portogallo; 30 novembre 1935, Lisbona) è stato un poeta, scrittore e aforista portoghese. È considerato uno dei maggiori poeti di lingua portoghese, e per il suo valore è comparato a Camões. Il critico letterario Harold Bloom lo definì, accanto a Pablo Neruda, il poeta più rappresentativo del XX secolo.
Presagio
L’amore, quando si rivela,
Non si sa rivelare.
Sa bene guardare lei,
Ma non le sa parlare.
Chi vuol dire quel che sente
Non sa quel che deve dire.
Parla: sembra mentire…
Tace: sembra dimenticare…
Ah, ma se lei indovinasse,
Se potesse udire lo sguardo,
E se uno sguardo le bastasse
Per sapere che stanno amandola!
Ma chi sente molto, tace;
Chi vuol dire quello che sente
Resta senz’anima né parola,
Resta solo, completamente!
Ma se questo potesse raccontarle
Quel che non oso raccontarle,
Non dovrò più parlarle,
Perché le sto parlando…
Commento
Pessoa ci offre versi molto romantici, ma molto veri… nel tentativo di balbettare qualcosa della difficoltà a “dire” il nostro amore alla persona amata. Tanto al femminile, quanto al maschile.
Ci risulta così difficile… che alla fine rimaniamo “senz’anima né parola”… e soli. Col nostro fardello di sentimenti inespressi… perché inesprimibili.
E poiché ogni umano amore si innesta e radica in quello per Dio, diventando specchio che ne rimanda il trasparente splendore, anche con Lui – se veramente Lo amiamo – ci ritroveremo a tacere, stretti nella morsa dell”inenarrabile. E gli offriremo quella pienezza interiore che sommerge ogni possibile parola, colma ogni vuoto… Facendo esplodere le bolle di egocentrismo che prima in noi rubavano spazio alla Sua Parola, alla Sua essenza.
“…chi sente molto, tace”.
Scrivi un commento