Quale è quel Capo di Stato ai nostri giorni che si sia veramente posto a disposizione dei belligeranti con una idea di spassionata giustizia e fraternità per far cessare la guerra? (L’Ancora, n. 4, aprile 1967).
Il pericolo della guerra atomica non è fantasia di cuori agitati, ma è realtà vera ed incombente di cui il Santo Padre molto sovente ha parlato. Ed è proprio in questo preciso punto che noi ammalati dobbiamo sentire la nostra responsabilità storica perché con l’offerta delle nostre sofferenze e con le nostre instancabili preghiere possiamo ottenere forse ciò che i potenti dei mondo non possono.
É dovere pregare; è dovere offrire; è dovere moltiplicare i gruppi e dinamicamente vivere la vita dei gruppo per moltiplicare le suppliche e le offerte: il mondo ne ha bisogno (L’Ancora, n. 2-3, febbraio-marzo 1984).
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