L’importanza del volontariato nel permettere a Dio di rivelare il proprio progetto di vita.
Marta Couto, SOdC
Mentre ci avviciniamo al clima estivo, non posso fare a meno di condividere con voi un’esperienza che ha segnato per sempre la mia vita e la mia vocazione. Anzi, più che un’esperienza: una persona!
Come ho condiviso qualche mese fa, nel periodo estivo, qui in Portogallo, la comunità SOdC accoglie un’iniziativa promossa dal santuario di Fatima per le Vacanze per i Genitori di persone con disabilità.
Questa iniziativa è stata pubblicizzata dal movimento di cui facevo parte e, all’età di 17 anni, sono finita, per caso, a fare volontariato. In estate, infatti, non mancano le occasioni per i giovani di fare qualche forma di volontariato. E io, dopo la mia conversione all’età di 15 anni, ho sempre partecipato a qualche tipo di volontariato in estate. Questo sarebbe solo un altro… Ma non lo è stato!
Come dicevo, sono arrivata a questo volontariato per caso. Ho fatto un errore a compilare il modulo di registrazione e ho pensato di fare un ritiro con degli ammalati… Invece, è stata una vacanza con persone con disabilità – io, che non avevo mai avuto contatti con persone con disabilità prima, avevo appena saputo che sarò in mezzo a questa realtà per un’intera settimana. Panico!
All’arrivo alla casa SOdC, il panico non si placò. In effetti, la sorella che mi ha accolto era molto impegnata, per cui chiamò Elsa per presentarmi la casa. Ma Elsa era una ragazza con la trisomia 21. Io, che non avevo mai avuto contatti con persone con disabilità, mi ritrovo da sola, in una casa sconosciuta, nelle mani di una persona con disabilità. Com’è possibile?!
Sì, ma questo è stato il punto di svolta di tutta la mia vita. Questa ragazza, che per me era una perfetta sconosciuta, si rivelò essere il mio rifugio quel giorno e quella settimana. Una persona con disabilità, che per me non era così capace, non aveva molto da dare. Tuttavia, mi ha dimostrato che ero io quella che era veramente incapace lì! Non conoscevo la casa; Non sapevo cosa ci facevo lì; Non sapevo amare…! E tutto questo mi è stato insegnato da Elsa.
Volontariato, dissi. Sono andato via di casa per fare volontariato. E sono tornata a casa rendendomi conto che Elsa era la vera volontaria che liberamente aveva scelto di accogliere il mio cuore e di prendersene cura. L’ha dato al Signore e lui mi ha sussurrato a questo cuore che mi voleva lì, in quell’apostolato, con quella gente, per capire insieme a loro la ricchezza di una vita offerta per amore.
E tu? Quanto volontariato hai fatto? E quante volte questo volontariato ti ha aperto il cuore per lasciare che Dio ti dicesse il suo progetto di vita per te?
Se non l’hai già fatto, è il momento di pensarci!
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