Dal Bollettino dell’Opera di Don Bosco “Il Sacro Cuore di Gesù”, anno XXV, N. 7, luglio 1931

Graziato da Don Bosco

Il 19 marzo del 1923 sentii dolori atroci all’anca destra tanto da non poter più reggermi in piedi. Portato all’ospedale di Casale il medico constatò una coxite destra con vari ascessi. Mi venne applicato un apparecchio gessato per tener le gambe dritte, ma, non potendo sopportarlo per il dolore prodotto dall’abbondante secrezione di pus, mi fu levato e d’allora in poi dovetti usare le stampelle. Nel 1927 fui trasportato a Lourdes. Tornato a casa, dopo breve periodo, cominciai a fare qualche passo, ma il leggero miglioramento fu di poca durata, perché ricominciarono a rifiorire in tutto il corpo gli ascessi, fino a raggiungere il numero di ventuno. Siccome parecchi dottori mi davano ancora pochi mesi di vita e dicevano quindi inutile ogni cura, mi recai all’Ospedale Maria Vittoria di Torino, ove mi applicarono in più riprese altri apparecchi gessati, ma con esito nullo. Di là, dietro consiglio medico, il 3aprile 1930 andai all’Ospedale Elioterapico di Pietra Ligure. In quell’ora di tanto sconforto scrissi al Rev.mo Signor Don Filippo Rinaldi, Rettor Maggiore dei Salesiani, raccomandandomi alle sue preghiere e a quelle dei giovani dell’Oratorio. Il buon Padre mi rispose subito inviandomi anche la chiesta reliquia del Beato. Da quel momento posi tutta la fiducia in Don Bosco, trascurai persino le prescrizioni mediche, per cui fui più volte rimproverato; ormai avevo scelto per unico medico Don Bosco e le sue cure furono veramente efficaci, perché a poco a poco gli ascessi si chiusero, constatai sensibile e progressivo miglioramento, tanto che il 16 maggio del 1931 uscii dall’Ospedale completamente guarito. Ora cammino e passeggio lungamente senza dolore alcuno e ho potuto riprendere gli studi. Riconoscentissimo al Beato Don Bosco, depongo al suo altare le grucce usate per 7 anni, implorando continua la sua protezione su me, sulla famiglia e su quanti mi aiutarono.

 

Casale, 24 luglio 1931

f.to: Novarese Luigi Via Vitt. Eman. N. 25

 

 

Nell’esito della dimissione ospedaliera del 16 maggio1931 si dice che le condizioni generali erano ottime in quanto l’anca destra era indolente e la gamba destra poteva avere movimenti di adduzione e flessione pur rimanendo più corta della gamba sinistra di dieci centimetri. La cartella di dimissione si trova presso l’Archivio Storico dell’Ospedale: “Santa Corona” di Pietra Ligure – Savona e porta le seguenti diciture: Diagnosi: Coxite destra. Ind. Terapeutiche: Elioclimatoterapia. Decorso: Condizioni generali discrete per carico dell’arto dx rispetto al sx, presenza accorciamento di cm 10. Discreto grado di ipotrofia specie alla coscia. Accolto il: 3.4.1930 Dimesso: il 18.5.31 Durata: anni 1 mesi 1 giorni 14. Esito: Condizioni generali ottime. Anca dx indolente addotta di 30°, flessa di 10°.

 

[Fonte: ASSODC, Fondo Novarese, Roma]