In questo mese di maggio, non posso fare a meno di riflettere insieme con voi sulla vocazione al silenzio, come vocazione a camminare con e come Maria.
Marta Couto, SOdC
Definendo il nostro carisma come radicato nelle apparizioni di Lourdes e Fatima, monsignor Luigi Novarese ha posto il nostro cammino sempre sotto lo sguardo materno dell'”Immacolata”, come amava chiamarla.
A Lourdes e a Fatima, la Madonna ha scelto i più umili e scartati, ai quali ha affidato grandi missioni. Un adolescente scartato e malato e tre bambini poveri e analfabeti. In queste apparizioni, sento l’eco di ciò che accadde alle nozze di Cana. Due atteggiamenti essenziali di Maria che ci fanno capire perché il Beato la offra come modello e consolazione.
Innanzitutto l’affermazione di Maria: “Non hanno vino”. Lei è attenta a ogni nostro bisogno. Attenta ai bisogni di chi soffre e si sente solo. Così spesso noi Silenziosi sentiamo di non avere il vino necessario per la festa che siamo chiamati a fare con i nostri fratelli e sorelle che aspettano la nostra gioia e il nostro conforto. Ma lei lo sa. E mons. Novarese lo sapeva. Per questo ci ha ripetuto più volte che dovevamo rivolgerci a lei perché era la nostra missione. E nello scoraggiamento, nelle difficoltà, dobbiamo affidarci a lei, che non manca mai di andare a bussare al cuore di Cristo, consegnando i nostri bisogni e le nostre difficoltà… e ripetendo anche oggi, come allora: “Non hanno vino”.
Ma la Madonna non è solo la nostra consolazione! Monsignor Novarese conosceva la forza costruttiva delle persone che soffrono! “Fate tutto quello che vi dirà”, dice Maria. Sì, la Madonna, che è il nostro rifugio nei momenti di sofferenza, è anche la strada che ci porta a Dio. Questo è ciò che ha detto a Lucia nelle apparizioni di Fatima. E noi, Silenziosi Operai della Croce, siamo costantemente sfidati dalla nostra Madre, amorevole ma esigente, che ci chiede di essere instancabili nel fare la volontà di suo Figlio.
Seguire le orme di Maria e la sua presenza materna è il cammino che viene proposto a noi, Silenziosi Operai della Croce. A voi che state leggendo queste righe, affido la vostra vocazione personale alla Madre del Cielo. E per pregare alla sua presenza, vi sfido a guardare dentro di voi con le seguenti domande: Quanto ti fidi di Maria? Fin dove pensi di poterti spingere affidandoti al suo abbraccio materno?
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