Affidate da Papa Francesco per il 2025
Pubblichiamo il testo italiano delle intenzioni — in originale in lingua spagnola — affidate dal Papa alla sua Rete mondiale di preghiera per l’anno 2025.
Gennaio
Per il diritto all’educazione.
Preghiamo perché i migranti, i rifugiati e le persone colpite dalla guerra vedano sempre rispettato il proprio diritto all’educazione, necessaria per costruire un mondo migliore.
Febbraio
Per le vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa.
Preghiamo perché la comunità ecclesiale accolga i desideri e i dubbi dei giovani che sentono la chiamata a servire la missione di Cristo nella vita sacerdotale e religiosa.
Marzo
Per le famiglie in crisi.
Preghiamo perché le famiglie divise possano trovare nel perdono la guarigione delle loro ferite, riscoprendo anche nelle loro differenze la ricchezza reciproca.
Aprile
Per l’uso delle nuove tecnologie.
Preghiamo perché l’uso delle nuove tecnologie non sostituisca le relazioni umane, rispetti la dignità delle persone e aiuti ad affrontare le crisi del nostro tempo.
Maggio
Per le condizioni di lavoro.
Preghiamo perché attraverso il lavoro ogni persona si realizzi, le famiglie si mantengano con dignità e la società possa divenire più umana.
Giugno
Perché cresciamo nella compassione per il mondo.
Preghiamo perché ognuno di noi trovi consolazione nel rapporto personale con Gesù e impari dal suo Cuore la compassione per il mondo.
Luglio
Per la formazione al discernimento.
Preghiamo perché impariamo sempre di più a discernere, a saper scegliere i percorsi di vita e a rifiutare tutto ciò che ci allontana da Cristo e dal Vangelo.
Agosto
Per la convivenza comune.
Preghiamo perché le società in cui la convivenza sembra più difficile non cedano alla tentazione dello scontro su basi etniche, politiche, religiose o ideologiche.
Settembre
Per la nostra relazione con tutto il creato.
Preghiamo perché, ispirati da San Francesco, possiamo sperimentare la nostra interdipendenza con tutte le creature, amate da Dio e degne di amore e rispetto.
Ottobre
Per la collaborazione tra le diverse tradizioni religiose.
Preghiamo perché noi credenti di diverse tradizioni religiose lavoriamo insieme per difendere e promuovere la pace, la giustizia e la fratellanza umana.
Novembre
Per la prevenzione del suicidio.
Preghiamo perché le persone tentate dal suicidio trovino nella loro comunità il sostegno, l’assistenza e l’amore di cui hanno bisogno e si aprano alla bellezza della vita.
Dicembre
Per i cristiani in contesti di conflitto.
Preghiamo perché i cristiani che vivono in contesti di guerra o di conflitto, specialmente in Medio Oriente, possano essere semi di pace, di riconciliazione e di speranza.
Francesco
Dal Vaticano, 31 dicembre 2023
Cammino di speranza e impegno per la pace e la dignità umana
Le intenzioni di preghiera di Papa Francesco per il 2025 si collocano in continuità con i suoi insegnamenti e le sue costanti preoccupazioni per le sfide dell’umanità e della missione della Chiesa negli ultimi anni, ma possiamo considerarle alla luce dell’Anno santo che si celebrerà sul tema «Pellegrini di speranza». Queste intenzioni riflettono il suo desiderio di un mondo più giusto, più compassionevole e più fedele al Vangelo.
L’anno inizia con i migranti e i rifugiati, una sfida per l’umanità che Papa Francesco ricorda costantemente e che è spesso percepita oggi come una minaccia. Il Santo Padre ha spesso sottolineato l’importanza dell’accoglienza, della protezione, della promozione e dell’integrazione dei migranti e dei rifugiati, in particolare per quanto riguarda il loro diritto fondamentale all’istruzione. Nel gennaio del 2025, il Papa insiste su questo punto: l’importanza dell’educazione per garantire la costruzione di un mondo migliore. Ciò riflette la sua visione di una società che costruisce ponti invece che muri e che vede in ogni persona sfollata non un peso, ma un fratello o una sorella da accogliere.
L’uso delle nuove tecnologie è un altro ambito di interesse per Papa Francesco, che ha messo in guardia contro la sostituzione delle relazioni umane con interazioni virtuali. Incoraggia un uso delle tecnologie che favorisca la dignità umana e che aiuti a rispondere alle crisi contemporanee, in particolare facilitando la comunicazione e l’istruzione. È per questa ragione che un mese è anche dedicato alla formazione al discernimento, essenziale per navigare in un mondo complesso. Papa Francesco ha spesso parlato della necessità di discernere il nostro cammino personale e collettivo per «scegliere percorsi di vita e rifiutare tutto ciò che ci allontana da Cristo e dal Vangelo».
In questo Giubileo della speranza invita a pregare e agire affinché la società diventi più umana, e invita a mobilitarsi per le condizioni di lavoro, le quali sollevano questioni sulla dignità umana nell’economia moderna. Il Papa ha spesso criticato le condizioni di lavoro ingiuste e ha esortato a un modello economico che favorisca lo sviluppo umano integrale, permettendo a ciascuno di realizzarsi e alle famiglie di vivere nella dignità.
Nell’anno 2025 ci invita anche a riflettere sulle vocazioni sacerdotali e religiose, e chiede alla comunità ecclesiale di accogliere i desideri e i dubbi dei giovani che sentono la chiamata a servire la missione di Cristo. Le famiglie in crisi e la prevenzione del suicidio sono anche preoccupazioni pastorali profonde per Papa Francesco, che invoca misericordia, sostegno comunitario e guarigione dalle ferite emotive e spirituali. Egli esprime la sua vicinanza a coloro che soffrono in queste situazioni difficili e sottolinea l’importanza dell’accompagnamento psicologico e spirituale.
Di fronte alle varie minacce e alle paure che si insinuano nelle nostre società, di fronte alla tentazione dello scontro per motivi etnici, politici, religiosi o ideologici, Papa Francesco dedica diversi mesi della preghiera nel 2025: per la coabitazione pacifica, per i cristiani che vivono in contesti di conflitto, per la collaborazione tra le diverse tradizioni religiose, cosa che riflette il suo impegno instancabile per il dialogo interreligioso e la pace. Nell’ottobre celebreremo i 60 anni della dichiarazione del Concilio Vaticano II Nostra aetate. Papa Francesco ritiene che i credenti di diverse tradizioni religiose possano e debbano lavorare insieme per promuovere la pace, la giustizia e la fraternità umana. Non è quindi sorprendente che, in questo contesto, il mese di giugno, mese del Cuore di Gesù, sia dedicato a chiedere la grazia di crescere nella compassione per il mondo. Il Giubileo del Cuore di Gesù — che è iniziato il 27 dicembre 2023 in occasione del 350° anniversario delle apparizioni a santa Margherita Maria Alacoque a Paray-le-Monial e ha come tema «Rendere amore per amore» — si concluderà proprio nel giugno 2025. E a settembre, ispirati da san Francesco, di cui celebreremo gli 800 anni del Cantico delle creature, siamo invitati a riconciliarci con tutta la creazione e le sue creature «amate da Dio e degne di amore e rispetto».
Le intenzioni di preghiera del Papa sono come una bussola per la missione. Francesco ci invita a impegnarci di fronte a queste sfide per l’umanità e per la missione della Chiesa, non solo attraverso la preghiera ma anche con azioni concrete. Queste intenzioni sono tanti aspetti di una sola e medesima sfida: vivere il Vangelo in modo autentico nel mondo di oggi. È una missione affidata a tutti i fedeli per costruire una Chiesa che sia veramente un segno di compassione e speranza nel mondo.
[Fonte: L’Osservatore Romano]
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