Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato
David Maria Turoldo, al secolo Giuseppe Turoldo (22 novembre 1916, Sedegliano; 6 febbraio 1992, Milano), è stato un presbitero, teologo, filosofo, scrittore, poeta e antifascista italiano, membro dell’ordine dei Servi di Maria.
Notte di Luce
Vorrei che questa fosse la mia notte trasformata in preghiera…
In questa notte della terra, in questa notte del mondo,
sento il pianto perduto e immenso di tutti gli uomini che soffrono,
aspettano e sperano; in questa notte,
in questo silenzio voglio scrutare…
per scorgere sotto le ceneri la brace viva che riaccende la fiamma.
Padre Davide Maria Turoldo
Commento
La Notte… diluisce, anestetizza, silenzia anche le parole. Le troppe parole.
Noi, ora, più che sentirlo… lo VEDIAMO, “il pianto perduto e immenso degli uomini che soffrono”. Dei Bambini, soprattutto!!
E riusciamo a sentirlo… solo in proporzione alla nostra capacità di com-passione. Che rima con Redenzione.
E… RISURREZIONE. Se non credessimo alla Fiamma, se non avessimo più attesa e speranza, se non frugassimo ancora, nel Cuore, sotto le ceneri di ogni delusione, cercando Chi È brace viva d’Amore sempre ardente… ci rimarrebbe solo grigia, polverosa, sterile disperazione.
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