Si è tenuta ieri, in Sala Stampa vaticana, la presentazione dell’Anno della Preghiera in preparazione al Giubileo 2025 e dei sussidi a disposizione delle Chiese locali per la sua celebrazione. Alla conferenza stampa pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e il sottosegretario monsignor Graham Bell hanno sottolineato la dimensione spirituale dell’evento giubilare a cui proprio la preghiera è preparazione essenziale

Oltre 700 le persone della Santa Sede coinvolte a vario titolo, 200 tra riunioni e sopralluoghi compiuti, i numerosi gruppi di lavoro, i Tavoli con il governo italiano e il comune di Roma; i 208 referenti delle diocesi italiane già incontrati e i 90 referenti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo: sono solo alcuni dei numeri che dicono l’impegno in corso per organizzare i grandi eventi del Giubileo 2025, la cui preparazione è affidata al Dicastero per l’Evangelizzazione. Inoltre, secondo uno studio recente, 32 milioni potrebbero essere le persone, di cui un milione e mezzo di giovani, che arriveranno a Roma per quest’occasione. Ma, sottolinea ad inizio conferenza stampa, monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero, il Giubileo non è solo i grandi cantieri che riguardano la città, o solo l’organizzazione di una serie di eventi, ma è un momento che vuol arricchire spiritualmente “la vita della Chiesa e dell’intero popolo di Dio diventando segno concreto di speranza” e perchè lo sia davvero va preparato e vissuto “nelle proprie comunità con quello spirito di attesa tipico della speranza cristiana”. L’Anno della Preghiera 2024, dunque, “viene a corrispondere pienamente a questa esigenza”.

Un Anno per far emergere l’orizzonte spirituale del Giubileo

Papa Francesco ha aperto ufficialmente l’Anno della Preghiera” domenica scorsa durante l’Angelus, ma, riferisce il pro-prefetto, “già nella Lettera dell’11 febbraio 2022 a me indirizzata per incaricare il Dicastero del Giubileo, Papa Francesco aveva scritto: ‘Fin da ora mi rallegra pensare che si potrà dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande sinfonia di preghiera. Anzitutto per recuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore, ascoltarlo e adorarlo”. Un anno, scriveva il Papa, “in cui i cuori si aprano a ricevere l’abbondanza della grazia, facendo del Padre nostro, l’orazione che Gesù ci ha insegnato, il programma di vita di ogni suo discepolo”. Monsignor Fisichella sottolinea ancora: “Il 2024 sarà quindi un Anno di preparazione al Giubileo che sta per iniziare e un Anno durante il quale dovrà emergere maggiormente l’orizzonte spirituale dell’evento giubilare che va ben oltre ogni necessaria e urgente forma di organizzazione strutturale”.

Riscoprire il valore della preghiera

“Non si tratta di un Anno con particolari iniziative – precisa Fisichella – piuttosto, di un momento privilegiato in cui riscoprire il valore della preghiera, l’esigenza della preghiera quotidiana nella vita cristiana; come pregare, e soprattutto come educare a pregare oggi, nell’epoca della cultura digitale”. E sottolinea l’esigenza di una vera spiritualità che esiste negli uomini e nelle donne di oggi. “Sono tante – afferma – le persone che pregano ogni giorno; forse, oserei dire che tutti pregano. Nessuna statistica riuscirebbe a rispondere con cifre e percentuali corrette a questo momento così intimo delle persone che vivono la pluriformità della preghiera come un momento del tutto personale”. L’Anno della Preghiera si inserisce in questo contesto e la sua celebrazione è affidata ad ogni Chiesa locale. Ruolo del Dicastero per l’Evangelizzazione sarà sostenere quanto previsto dalle diocesi “perché la preghiera della Chiesa venga di nuovo a rinvigorire e affrancare la vita di ogni battezzato”, mettendo a disposizione di tutte alcuni sussidi, “strumenti semplici e in gran parte già attuati quotidianamente dalle nostre comunità”.

Le catechesi del Papa e la collana della LEV

In primo luogo tra i sussidi offerti, ci sono le 38 catechesi che Papa Francesco ha pronunciato dal 6 maggio 2020 al 16 giugno 2021 prendendo in considerazione i vari momenti della preghiera, e poi la collana “Appunti sulla Preghiera”, di cui in conferenza stampa parla monsignor Graham Bell. Si tratta di un’iniziativa della LEV (Libreria Editrice Vaticana) che, a partire da oggi, pubblicherà una serie di 8 piccoli testi “che approfondiscono le varie dimensioni dell’atto cristiano del pregare, a firma di autori e autrici di notorietà internazionale, a cura del Dicastero per l’Evangelizzazione”. Il primo volumetto disponibile in libreria ha per titolo: Pregare oggi. Una sfida da vincere, è scritto del cardinale Angelo Comastri e porta la prefazione di Papa Francesco. “Propone – spiega monsignor Bell – richiami sulla necessità della preghiera e insegnamenti per avere ‘un sguardo diverso e un cuore diverso’, mettendo in luce figure che hanno testimoniato sulla fecondità della preghiera come Santa Teresa di Lisieux, San Francesco d’Assisi e Madre Teresa di Calcutta”. Seguirà fino ad aprile l’uscita degli altri sette testi. Il 6 maggio Papa Francesco renderà pubblica la Bolla di indizione del Giubileo 2025 e, a partire da quella data, si specifica, sarà la Lettera apostolica del Papa al centro della preparazione dell’Anno Santo.

Riprendendo la parola il pro-prefetto annuncia che Il Papa stesso, durante quest’anno, darà il via ad una “Scuola di preghiera”, momenti di incontro con comunità e categorie di persone, sul modello dei Venerdì di misericordia vissuti nel corso dell’Anno Santo straordinario del 2015/2016, “per pregare insieme e comprendere alcune forme di preghiera: da quella del ringraziamento a quella di intercessione; da quella contemplativa a quella di consolazione; da quella di adorazione a quella di supplica…”. E Fisichella conclude citando ancora Papa Francesco che si è detto certo che “i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i catechisti troveranno in questo Anno le modalità più adatte per porre la preghiera alla base dell’annuncio di speranza che il Giubileo 2025 intende far risuonare in un tempo travagliato”.