GENNAIO 1979: ESCE IL PRIMO NUMERO DELLA RIVISTA BIMESTRALE L’ANCORA NELL’UNITÀ DI SALUTE.

 

Tale pubblicazione è diretta agli ammalati, ai sacerdoti, agli operatori di salute e a quanti di essi si interessano.

La rivista vuol portare a conoscenza di studio e formazione quanto nell’interno della vita del Centro viene elaborato dalle diverse categorie di ammalati e di sani, mediante l’uso del metodo attivo applicato in piano di studio e di apostolato. “Tale organo affronta problemi teologici, morali, pedagogici, giuridici, sociali e psicologici che investono il mondo della sofferenza. La stessa Legge Sanitaria appena varata dal Parlamento ita­liano pone nuovi grossi problemi che, investendo ammalati, operatori di salute e cappellani ospedalieri, richiedono adeguata soluzione. In realtà la Rivista, progettata fin dal 1973, ha positivamente at­teso questo momento per inserirsi in piano costruttivo nella nuova dinamica del mondo del dolore. “Il Corpo Redazionale formato da docenti, specialisti dei vari settori indicati, cercherà di esaminare ogni cosa e qualunque altra proposta o problema che venga presentato alla Redazione dell’insegnamento pontificio. La rivista vuoi dare forma di continuità e uniformità di indirizzo alle vaste tematiche svolte attraverso sistematici incontri e congressi nazionali ed internazionali di ammalati, sacerdoti ed operatori di salute.

“In questa maniera i Silenziosi Operai della Croce desiderano mettere a disposizione dei numerosi sofferenti iscritti ed a quanti circondano il loro apostolato con simpatia, un sussidio di formazione psicologica, umana e spirituale, affrontando le esigenze inerenti all’età ed all’ambiente”.

“La Vergine Immacolata, al cui messaggio di Lourdes e di Fatima si ispira l’attività dei Volontari della Sofferenza, benedica e sostenga questa iniziativa”.

‑ Anche per questa Rivista non vennero a mancare consensi e gli apprezzamenti qualificati E’ ancora una volta la Segreteria di Stato, in data 25 marzo 1980, a scrivere a Monsignore: “Il Santo Padre ha benevolmente accolto ed apprezzato l’omaggio dell’annata della rivista “L’Ancora nell’Unità di Salute”, che ella, con premuroso pensiero, ha voluto fargli pervenire in segno di filiale ossequio. “Il Sommo Pontefice, sempre molto sensibile ai problemi della sofferenza, la ringrazia di cuore per tale gesto, e, mentre si compiace del lavoro svolto da lei e dai Silenziosi Operai della Croce, auspica che un tale apostolato fra i malati si sviluppi e si estenda in modo sempre più vasto e proficuo.

“Invocando l’abbondanza dei celesti favori per l’intercessione di Maria SS.ma, il Vicario di Cristo volentieri rinnova a lei ed ai collaboratori l’implorata, propiziatrice Benedizione”. “Unità di Salute” significava, per Mons. Novarese, due realtà: ‑ l’unità della persona dell’ammalato le cui esigenze vanno consi­derate nella loro globalità: salute fisica, psichica, spirituale, soprannaturale;

‑ la convergenza di tutti gli operatori sanitari: personale medico e paramedico, cappellano, familiari, amministratori … tutti al servizio della salute del malato e della sua promozione integrale.

La Rivista, nella sua ispirazione iniziale, procede nel suo cammino a servizio del mondo sanitario, dell’assistenza e della pa­storale del mondo del dolore.

 

[Fonte: Summarium super dubio – Causa di Beatificazione Mons. Luigi Novarese]