A neanche tre settimane dal viaggio in Portogallo per la Giornata Mondiale della Gioventù, Papa Francesco riparte. Il suo 43° viaggio lo vedrà volare verso la Mongolia.
I giorni della visita sono 4, dal 31 agosto al 4 settembre. Come è ormai tradizione per lui, il Papa si è recato a Santa Maria Maggiore per affidare il suo viaggio alla Vergine Maria.
Francesco incontrerà una Chiesa nascente, nata nel mezzo della vastità dell’Asia orientale tra la Russia e la Cina.
E’ il primo Pontefice a raggiungere le steppe mongole, sferzate da venti siderali, nella volontà di condividere, dopo quasi dieci ore di volo, tre giorni con una comunità giovane e minuscola di poco più che un migliaio di cattolici. Un piccolo gregge senza diocesi, dato che l’intera e immensa Mongolia, l’antico impero del condottiero Gengis Khan, è un’unica Prefettura Apostolica guidata oggi dal giovane cardinale Giorgio Marengo, dei Missionari della Consolata.
Oltre alle visite di stato e alle celebrazioni con i fedeli, il Papa presiederà anche un evento ecumenico e interreligioso nell’Hun Theatre della capitale con rappresentanti dello sciamanesimo, scintoismo, buddismo, dell’islam, dell’ebraismo, dell’induismo e altre confessioni. Un segno della vocazione all’armonia, alla convivenza pacifica che caratterizza il nomade popolo mongolo.
Straordinario! Ammiro molto, tra le tante “attenzioni” di Papa Francesco, quella alle piccole realtà e soprattutto al dialogo interreligioso. Lo seguiremo da lontano sperando che i venti siderali non siano troppo forti!