Gli Esercizi spirituali
Gli Esercizi spirituali sono un tempo di grazia in cui il credente è invitato a porsi in sintonia con l’ascolto della Parola di Dio e con la propria interiorità.
E come ci si pone in sintonia con se stessi e con Dio?
Innanzi tutto aprendo il cuore all’ascolto, lasciando che il silenzio alimenti le nostre riflessioni e le nostre preghiere. Il Beato Luigi Novarese considerava molto importante il silenzio, non solo quello dei luoghi nei quali normalmente ci muoviamo, ma anche e soprattutto quello interiore, dove la Parola di Dio può risuonare ancora più chiara mentre cessa il chiacchiericcio del mondo circostante.
Un’esperienza forte di Dio…
Attraverso il silenzio è possibile avvertire la presenza dello Spirito Santo che prepara il nostro cuore ad accogliere la Parola e a pregarla, consentendoci di fare un’esperienza immediata di Dio. Gli Esercizi rappresentano uno “spazio vitale e spirituale” in cui possiamo trovare la risposta ad alcune domande fondamentali che ogni credente dovrebbe porre a se stesso: la vita che sto conducendo è in sintonia con il cuore di Cristo? Quanto spazio dedico ogni giorno all’ascolto della Parola? Quanto rifletto sulle mie mancanze nei confronti dei miei fratelli e delle mie sorelle? Quanto metto in gioco la mia dimensione spirituale cercando di nutrirla adeguatamente attraverso la meditazione della Parola?
…per la conversione
Concretamente, l’esperienza degli Esercizi deve condurre alla conversione del cuore: il nostro combattimento spirituale deve essere una partecipazione al grande combattimento redentivo di Cristo, per vincere il male. L’esperienza di Dio si manifesta come una “Pasqua”, un passaggio, un esodo, che conduce ad essere risorti con Cristo. L’incontro personale con Dio negli Esercizi spirituali si realizza nell’approfondimento della propria vocazione battesimale e nella donazione personale nell’amicizia a Cristo. A tal proposito il Beato Luigi Novarese, proponendoci di riflettere e fare nostri i messaggi della Vergine Santa a Lourdes e a Fatima ci esorta a rigenerare la società attraverso il messaggio evangelico.
La Lectio Divina
La Lectio Divina è caratterizzata da quattro momenti:
- Lectio: leggere e rileggere il testo biblico, cercando di evidenziarne gli elementi principali. Per esempio, sottolineare i verbi che indicano le azioni compiute da Gesù, le parole dette dal Signore per confortare, guarire, illuminare…
La lettura risponde alla domanda: Che cosa dice il testo in sé?
- Meditatio: è la riflessione sui valori che emergono del brano biblico. Per esempio l’amore di Cristo, la giustizia, la compassione, il senso del sacrificio, la speranza contro la disperazione…
La meditazione risponde alla domanda: Che cosa dice il testo a me?
- Oratio: è la preghiera verso Gesù, la persona amata: Signore ti ringrazio, ti lodo, ti chiedo perdono perché vorrei avare i tuoi atteggiamenti… Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me, peccatore…
L’orazione risponde alla domanda: Che cosa dico io al Signore?
- Contemplatio: nel silenzio, guardare a Gesù, avvertire la presenza del Signore che purifica il nostro cuore attraverso la Sua Parola. In Gesù comprendo l’amore del Padre, sento la forza dello Spirito, guardo alla Sua tenerezza e mi lascio attirare…
Il discernimento
Dalla gioia e dalla pace della Parola nasce il discernimento, ossia la capacità di riconoscere l’azione di Dio nel nostro cuore e la nostra capacità di amare nella libertà. Come credenti, siamo chiamati a deciderci per quelle scelte di vita, grandi o piccole, che sono conformi al Vangelo, corrispondono alla volontà di Dio, mosse dallo Spirito Santo. Scelte non sempre facili: perdonare, consolare, offrire una testimonianza, accettare e valorizzare la propria sofferenza…
Quindi, gli Esercizi spirituali rappresentano un evento di grazia, di ascolto “attivo e consapevole” della Parola di Dio; sono una preziosa chiave di lettura per la comprensione del senso della propria vicenda personale e, di conseguenza, una bussola per orientare il proprio itinerario spirituale.
L’insegnamento del Magistero
“…sempre più si avverte l’anelito ad una spiritualità che si faccia vita. Serve a ben poco meditare e pregare, se l’esistenza non ne risulta intimamente trasformata e dalla preghiera non discendono comportamenti consoni con le esigenze della verità e dell’amore”.
(San Giovanni Paolo II)
“Gli Esercizi spirituali rappresentano una via e un metodo particolarmente prezioso per cercare e trovare Dio, in noi, attorno a noi e in ogni cosa, per conoscere la sua volontà e metterla in pratica”.
(Papa Benedetto XVI)
“…un buon corso di Esercizi Spirituali contribuisce a rinnovare in chi vi partecipa l’adesione incondizionata a Cristo, e aiuta a capire che la preghiera è il mezzo insostituibile di unione a Lui crocifisso”.
(Papa Francesco)
L’insegnamento dei maestri spirituali
“…come il passeggiare, il camminare e il correre sono esercizi corporali, così si chiamano esercizi spirituali i diversi modi di preparare e disporre l’anima a liberarsi da tutte le affezioni disordinate e, dopo averle eliminate, a cercare e trovare la volontà di Dio nell’organizzazione della propria vita in ordine alla salvezza dell’anima”.
(Sant’Ignazio di Loyola)
“I frutti degli Esercizi Spirituali sono consolanti e tali da dirci: avanti, nonostante tutte le difficoltà”.
(Beato Luigi Novarese)
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