Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato
Jan Sochoń (17 agosto 1953, WASILKOWIE, Polonia) è un poeta polacco, critico letterario, teologo e filosofo, sacerdote.
Ho imparato,
passo dopo passo,
che qualunque cosa io insegni,
sarà ben poco importante,
se non si lega con l’amore,
del quale sapevo solo che è.
COMMENTO
Poche, scarne, essenziali parole, che vengono a ripescarci e riportarci a galla, dal mare di bla bla nel quale quotidianamente tende a sommergerci la cosiddetta attuale in-formazione.
Il più delle volte ruotante ahimè attorno a singoli io, magari autoidolatrati… E di conseguenza, issati a forza sui traballanti altarini del sapere “secondo me”.
Quando invece… la vera Conoscenza ha la propria fontale, inesauribile, indicibile sorgente in tre parole:
“Dio è Amore”.
Che declassa ad umane, spesso sterili o effimere elucubrazioni ciò che man mano si gonfia e dilaga… rispetto al SÌ SÌ – NO NO di evangelica firma.
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