Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
A cura di Maria Teresa Neato 

Pier Paolo Pasolini (5 marzo 1922, Santo Stefano, Bologna – 2 novembre 1975, Lido di Ostia) è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo italiano; considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista.

Supplica a mia madre
È difficile dire con parole di figlio ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.

Commento
Maggio: mese della mamma, perché mese di Maria.
Pasolini scrive alla propria madre, con parole che si fanno filigrana di un Amore più assoluto di quello generato solo dal sangue. Perché nato ai piedi della Croce, nell’affidamento di tutti ad un Cuore “onnipotente per grazia” (Beato Luigi Novarese)
E nella Luce, nel calore di tale Amore, si radica anche la consapevolezza del divario tra ogni possibile nostra parola, e la verità del Cuore da cui sgorga.
Nasce la conoscenza di ciò che siamo… senza bluff né facciate imbiancate.
Siamo e saremo, sempre… FIGLI.
Tutti sempre presenti nel Cuore della Mamma.
Perché ri-nati nel Dono della Vita del Figlio.