Ogni domenica un versetto poetico. Per andare oltre il visibile. Perché le parole trasformano il mondo.
Dietrich Bonhoeffer (4 febbraio 1906, Wroclaw, Polonia; 9 aprile 1945, Campo di concentramento di Flossenburg, Germania) è stato un teologo e scrittore luterano tedesco, protagonista della resistenza al Nazismo.
Chi sono io?
Inquieto,
nostalgico,
malato come un uccello in gabbia,
bramoso di un respiro vivo, come mi strozzassero la gola,
affamato di colori, di fiori, di voci d’uccelli,
assettato di parole buone, di presenza umana,
tremante di collera davanti all’arbitrio e alla più meschina umiliazione,
roso per l’attesa di grandi cose,
impotente e preoccupato per l’amico ad infinita distanza,
stanco e vuoto per pregare, per pensare, per creare,
esausto e pronto a prendere congedo da tutto.
Chi sono io?
Domandare solitario che m’irride;
chiunque io sia tu mi conosci, tuo sono io, o Dio!
Dietrich Bonhoeffer – Resistenza e resa
COMMENTO. Una volta ancora, parole di poesia scavano l’umana interiorità, in osmosi di Grazia e di conseguente preghiera. Facendone scaturire il meglio: dalla primordiale domanda sulla nostra identità più vera, relativa a Dio, fino al fiducioso abbandono alla certezza di una conoscenza ed appartenenza a Lui, che mai verranno meno!
Salve! Avevo già visto ed apprezzato citazioni di Bonheffer in altre occasioni e questa poesia è in linea con i miei sentimenti: vorrei poter respirare aria pura, vedere colori, fiori, ascoltare il canto degli uccelli, io stessa cantare, ridere, dialogare, abbracciare. Non importa tanto chi sono, ma assecondare Dio che lo sa, fiduciosa nel suo amore.
Non so però, se nella situazione sopportata dall’autore, sarei in grado di provare questo o di esserne sopraffatta.
Grande Bonheffer, vorrei poter leggere il libro “Resistenza e resa” grazie