Al consueto Angelus domenicale il Papa, commentando il vangelo di questa 4ª Domenica del Tempo Ordinario, ricorda l’esito della visita di Gesù alla sinagoga di Nazareth; un esito amaro: “anziché ricevere consensi, Gesù trova incomprensione e anche ostilità. I suoi compaesani, più che una parola di verità, volevano miracoli, segni prodigiosi”.

Ma la via del Figlio di Dio è diversa: “Gesù percorre la via dei profeti: si presenta come non ce l’aspetteremmo. Non lo trova chi cerca miracoli, chi cerca sensazioni nuove, esperienze intime, cose strane; chi cerca una fede fatta di potenza e segni esteriori. No, non lo troverà.

Soltanto lo trova, invece, chi accetta le sue vie e le sue sfide, senza lamentele, senza sospetti, senza critiche e musi lunghi. Gesù, in altre parole, ti chiede di accoglierlo nella realtà quotidiana che vivi; nella Chiesa di oggi, così com’è; in chi hai vicino ogni giorno; nella concretezza dei bisognosi, nei problemi della tua famiglia, nei genitori, nei figli, nei nonni, accogliere Dio lì. Lì c’è Lui, che ci invita a purificarci nel fiume della disponibilità e in tanti salutari bagni di umiltà. Ci vuole umiltà per incontrare Dio, per lasciarci incontrare da Lui”.