La prima lettura della liturgia di questo ultimo giorno ci offre le parole dell’apostolo Giovanni: è giunta l’ultima ora. E noi potremmo dire: è giunto l’ultimo giorno di questo anno 2021.

Quante ore o minuti mancano? Prima di stappare lo spumante e festeggiare il nuovo anno, sarebbe necessario fermarci a riflettere su questo 2021 che sta passando; per ricordare i trionfi, ma anche i nostri fallimenti, come anche le promesse fatte e non realizzate.

È giorno opportuno per fare un piccolo bilancio su come è andato e per poter iniziare bene il nuovo anno. È questo il significato del capodanno: avere una seconda occasione. L’occasione di ringraziare, di perdonare, amare, di fare di più. È tempo di mettersi in gioco! A volte sembra che nel mondo ci siano troppe cose che non possiamo controllare: terremoti, alluvioni, guerre, virus. Ma è importante, invece, ricordare le cose che possiamo controllare, come il ringraziamento (telefonare a qualcuno per ringraziarlo per il servizio ricevuto), il perdono (perdonare qualcuno che ci ha offeso o ferito), l’amore, come la prossimità senza distinzione.

Perché l’unica cosa che trasforma il mondo da posto solitario a posto bellissimo è l’amore illuminato dalla luce di Cristo, Verbo incarnato. Malgrado la fragilità del nostro corpo, il Verbo di Dio non si è vergognato di incarnarsi per stare con noi, per unirci al Padre. Questo è l’amore incondizionato del Padre che manda il suo Figlio per ristabilire la comunione tra cielo e terra, cioè tra noi e Lui. In questo ultimo giorno, cerchiamo di entrare in questa dinamica per ristabilire la comunione tra noi e Dio, e poi tra noi e gli altri, lontani e vicini.

«Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia». Abbiamo ricevuto la grazia per perdonare e di amare di più, come dice l’apostolo Giovanni: chi ama è figlio di Dio. E dove splende l’amore di Dio fuggono le tenebre. Possa questo nuovo anno essere illuminato dalla luce di Cristo. La Madonna ci aiuti a camminare nella luce del suo Figlio. (Riflessione a cura di don Michel)