É così bello meditare il mistero del Natale e sentirsi una cosa sola col Cristo che nasce nella Grotta di Betlemme.

Nel mistero del Natale “si trova la forza dell’umanità. La forza che irradia su tutto ciò che è umano”.

Favoriamo questa irradiazione con l’entusiasmo e la dedizione cui la Vergine Santa ha donato il Cristo, luce e vita del mondo.

Meditiamo in cuor nostro il desiderio del Cuore di Cristo e della Sua divina Madre che tale verità trasformante e complementare della vita dell’uomo sia conosciuta e vissuta.

Più ci interiorizzeremo, pienamente vivendo le nuove dimensioni umane, poste a nostra disposizione dal Cristo, più eleviamo la nostra statura personale e più aiutiamo i fratelli, rendendo loro un servizio di primo ordine.

Non lasciamoci materializzare subendo gli effetti di un costante martellamento materialista e chiudendoci in noi stessi senza tenere in prima e profonda considerazione quanto Gesù Bambino ci ha donato.

Il consumismo, ossia le enormi spese fatte nel Santo Natale, non facciano passare in secondo piano il dono profondo e rivoluzionante i destini dell’uomo che Gesù ci ha offerto.

Non permettiamo che l’oppio del materialismo, del benessere cercato a dismisura e del sensualismo oscurino i valori trascendentali della vita dell’uomo redento.

Usciamo dal nostro isolamento; guardiamoci attorno e sentiamoci responsabili della vita dei fratelli.

Viviamo il desiderio dell’Immacolata manifestato nel Natale e diamoLe la gioia di incontrare, specialmente in questo periodo natalizio, un figlio, magari da Lei lontano affinché lo ricongiunga col Suo Gesù.

 

L’Immacolata, nel mistero di Betlemme che rivive lungo i secoli nel cuore della Chiesa,

– ci faccia incontrare Cristo,

– ci illumini con lo splendore di una fede che opera nella carità,

– ci comunichi la sua silenziosità interiore nella contemplazione di ogni parola di Dio e di ogni avvenimento salvifico,

– ci rende generosi nell’accettare ed offrire per amore ogni sofferenza insita nella nostra chiamata alla santità e all’apostolato,

– apra il nostro cuore all’attenzione delle necessità di ogni fratello: povero, terremotato, sofferente nel corpo e nello spirito, bisognoso dell’amore misericordioso di Dio.

 

Questo l’augurio che formuliamo nella preghiera durante le feste natalizie e di capodanno per tutti gli iscritti all’associazione: Volontari della Sofferenza, Fratelli e Sorelle degli Ammalati, Assistenti ed Incaricati Diocesani, membri della Lega Sacerdotale Mariana.

 

[Fonte: Fondo Luigi Novarese – Causa di Beatificazione]